Il gelato artigianale: una storia tutta italiana

Ci sono sapori che ci riportano all’infanzia e profumano di felicità e attimi spensierati. Hanno il gusto dell’estate e del mare, delle vacanze e del sole. Il gelato artigianale è uno di questi sapori.

Oggi sembra impossibile immaginare il gelato senza associarlo a freezer, gelatiere e camion frigoriferi. Eppure il gelato ha origini molto antiche, che si perdono nella storia.
La nascita del gelato è una storia italiana. Le prime bevande fredde della storia erano chiamate dai Romani “nivatae potiones” ed erano a base di neve, cui venivano aggiunti miele o frutta.

In Sicilia gli Arabi portarono una bevanda chiamata Sherbert (da cui l’odierna parola sorbetto), a base di neve, frutta e zucchero di canna, una novità appena arrivata in Italia e che andò presto a sostituire il miele nelle preparazioni dolci. Grazie al potere decongelante dello zucchero, la bevanda poteva cosi essere ancora più fredda di quella preparata con il miele.
La fama dello sherbert fece nascere il mestiere del nivarolo, che in inverno raccoglieva la neve sull’Etna e la conservava pressata nei nivieri, caverne , pozzi o fosse scavate nel terreno e ricoperte da paglia o foglie.

E’ però nella Firenze del Cinquecento che si passa da una bevanda di neve e zucchero ad un composto molto morbido e freddo, realizzato con uova e latte. La storia assegna l’invenzione della prima gelatiera al fiorentino Bernardo Buontalenti. Nel 1694 il marchigiano Antonio Latini, chef della corte napoletana, scrive la prima ricetta conosciuta del sorbetto al latte.

La ricetta del primo gelato è però  del palermitano Francesco Procopio Cutò (detto de’Coltelli), che si trasferì a Parigi e fece scoprire alla raffinata corte del Re Sole e al Re in persona il nuovo gelato al latte, aromatizzandolo con i profumi siciliani (pistacchi, mandorle, limoni, arance, cioccolato e caffe).

Il gelato artigianale italiano fu esportato in America dal genovese Giovanni Bosio nel 1770, che aprì la prima gelateria statunitense a New York. Ad un altro immigrato italiano in America si deve invece la nascita del primo cono, rivoluzionando cosi il modo di mangiare il gelato (Italo Marchioni nel 1868).

Per la prima gelatiera automatica bisogna invece aspettare il 1927, grazie all’ingegno di Otello Cattabriga, mentre i primi gelati industriali iniziano ad essere prodotti solo nel Secondo Dopoguerra. E’ l’industria americana a rendersi conto delle incredibili potenzialità del gelato, iniziando a produrre l’ice cream, più calorico e zuccherino di quello artigianale ma più facile da conservare. Nonostante molti traducano in inglese la parola gelato con la parola ice cream, questa traduzione risulta errata. Gelato in tutto il mondo viene infatti chiamato con una sola parola: gelato.

Il gelato artigianale italiano infatti è unico ed unica la sua traduzione. E’ il simbolo della nostra storia, della nostra cultura e dei nostri sapori. Ha avuto ricette ed ingredienti diversi ma tutto per un unico obiettivo: deliziare il palato di grandi e piccini.

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