C’era una volta un gangster vanitoso: la nascita della torta Caprese

Cos’hanno in comune Al Capone, tre loschi personaggi e l’isola più bella della Campania?

Semplice, hanno tutti preso parte alla nascita della torta al cioccolato partenopea più golosa che ci sia: la Caprese. La Caprese è una torta d forno senza farcitura a base di cioccolato fondente (o cacao amaro, a seconda della ricetta), mandorle, zucchero, liquore e uova. Pochi ingredienti che ne hanno decretato un successo senza paragoni.

La storia della Torta Caprese è legata alla figura del noto gangster americano degli anni Venti Al Capone (quello di Scarface, per intenderci).  Al Capone, figlio di un immigrato di Castellammare di Stabia e di una sarta di Angri, crebbe povero a Brooklyn e diventò molto giovane uno dei criminali più temuti di Chicago.

Oltre ad essere considerato dalla polizia americana il “nemico numero uno” degli Stati Uniti, era anche un uomo molto vanitoso. E’ stato lui infatti a creare la classica immagine del gangster americano in abito gessato doppiopetto, bretelle e scarpe bicolore. La sua passione per la moda, oltre ad alcuni traffici illegali, lo spinsero nei primi anni Venti ad inviare a Capri alcuni scagnozzi per acquistare una partita di ghette. Dimenticate dalla moda maschile di oggi (le usa ormai solo zio Paperone nei fumetti), le ghette erano un particolare tipo di copri scarpe di pelle, decorate con bottoncini di varia fattura. Pare che le botteghe artigianali di lusso capresi ne avessero di molto belle.

Dopo aver effettuato il loro acquisto, gli scagnozzi di Al Capone si recarono nella pasticceria di Carmine di Fiore ed ordinarono una torta di cioccolato.
La presenza degli uomini innervosì a tal punto il pasticcere da fargli dimenticare di aggiungere alla torta che stava preparando la farina e il lievito.
Se ne accorse solo dopo averla sfornata, quando si trovò davanti una torta poco lievita ma croccante all’esterno e morbidissima all’interno.
L’assenza di farina aveva permesso l’esaltazione dei sapori e la perfetta fusione tra l’olio delle mandorle tritate e il cioccolato fuso.

La torta fu fortemente gradita dagli uomini di Al Capone e presto ebbe molto successo, al punto da essere inserita tra i dolci da vetrina della pasticceria di Carmine di Fiore. Come per il babà ed altri dolci tipici della pasticceria napoletana, oggi troviamo la torta caprese declinata in tante versioni. La più famosa è forse quella al limone, che sostituisce il liquore con il limoncello. La sua facilità di preparazione la rendono ottima anche da preparare in casa.

Amata da grandi e bambini per il sapore morbido e avvolgente del cioccolato, rappresenta il regalo ideale da presentare sulle tavole di festa.

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