La storia della pasticceria
Sei un amante dei desserts come noi? Sei curioso di conoscere la storia della pasticceria e della nascita dei desserts? Allora questo articolo fa per te!
La pasticceria è un’arte con una storia ricca di cambiamenti che è andata affinandosi sempre di più nel corso dei secoli e che continua a perfezionarsi e a diventare sempre più una fonte di appagamento per il nostro palato.
La pasticceria, arte culinaria che si dedica alla preparazione di alimenti dolci, è un’arte che appartiene particolarmente alla tradizione culinaria europea e alle tradizioni che da essa si sono generate, come quella statunitense o creola.
Poche sono le fonti scritte che riguardano i prodotti di pasticceria. Solo attorno all’XI secolo, nei monasteri, si inizia a scrivere ricettari veri e propri. Si inizierà ad affrontare l’argomento sulla cucina solo a partire dal 1200 e conoscerà un interesse particolare dal 1400-1500. Bisogna anche tener presente che in passato i dolci rappresentavano una portata di lusso che le persone ricche potevano permettersi e quasi sconosciuta tra la gente comune, se non nelle forme più rustiche. Attualmente sono in corso diversi studi filologici sull’origine e sviluppo di alcune preparazioni riguardanti la cucina delle diverse zone europee, perché facenti parte della cultura, dello sviluppo e della storia delle popolazioni.
IN EPOCA GRECA E LATINA
In epoca Greca e Latina è improbabile che si possa parlare di “dolci” perché i dolcificanti come lo zucchero non avevano ancora fatto la loro comparsa.
Venivano invece utilizzati in sua vece prodotti naturali come il miele e la frutta. I dolcetti casalinghi più frequenti sembrano essere stati i datteri ripieni di noci o mandorle e rifiniti da una caramellatura di miele cotto, che tutt’oggi si regalano nel sud Italia e nel bacino del mediterraneo specie in occasione del Natale.
Il GELATO: UNO DEI DOLCI PIÙ ANTICHI
Il sorbetto è una preparazione molto antica da cui deriva il gelato odierno. L’uso di mescolare neve fresca o ghiaccio tritato e frutta o latte è noto da secoli, persino a popolazioni che non sempre avevano facilità a reperire le materie prime.
Diffuso massicciamente in Asia Minore, si ritrova in antichi documenti che riportano come lo stesso Alessandro Magno ne fosse molto goloso.
In Egitto e Palestina veniva consumato tra i nobili. In Palestina veniva consumato, in versione più rustica, anche dai braccianti che lavoravano nei campi. Di lì giunse in Grecia e in Italia, dove divenne un piatto fondamentale dei banchetti romani, e del quotidiano della gente comune.
NEI SECOLI XI-XIII
A partire da questo periodo e per diversi secoli, si segue l’abitudine di organizzare banchetti che iniziavano con pietanze e bevande dolci e che poi proseguivano con il salato. Tra il 1000 e il 1200 pare che i piatti dolci siano stati molto pochi e in versione molto rustica. Nelle zone del nord Italia, della Francia e in parte dell’Inghilterra si aprivano banchetti con Ippocrasso, vino dolce speziato accompagnato da frittelle di castagne e nespole cotto sotto le braci.
Di questo periodo restano ricette di derivazione romana, quali budini e creme, cialde accompagnate da frutta o miele, sfornati di farina di castagna in tutto simili al nostro castagnaccio. Il pane era un alimento molto diffuso e con moltissime varianti anche dolci. È probabilmente di quest’epoca l’antenato del famoso Panettone. Il gelato, in questo periodo, vive una grande rinascita grazie ai traffici commerciali con i paesi arabi.
NEI SECOLI XIII-XIV
Il periodo che va dal 1300 al 1400 è caratterizzato dalla nascita delle basi dell’arte culinaria che evolvendosi, giungerà sino a noi. In questo periodo vengono scritti diversi ricettari.
Il primo ricettario dell’epoca sembra essere stato il “Libro della Cocina” di un anonimo fiorentino, che riporta una sessantina di ricette di uso comune.
In questo periodo, gli unici dolci soffici sono, come nei secoli precedenti, i pani lievitati.
NEL RINASCIMENTO E L’UMANESIMO: 1400-1500
Successivo al “Libro della Cocina” è il “De Arte Coquinaria” di Mastro Martino, che testimonia il passaggio della gastronomia dall’alto Medioevo a quella Rinascimentale.
La pasticceria, sempre in questo periodo, veniva spesso chiamata confetteria dall’azione di conficere, candire di zucchero fiori, frutti, semi o frutta passa. Trovano un posto fondamentale i dolci come la “cassata alla siciliana”, il panforte di Siena o il panettone.
LA RIVOLUZIONE DALLE AMERICHE: CACAO, CAFFÈ, ZUCCHERO, VANIGLIA.
A partire dalla metà del Cinquecento si assisterà a una rivoluzione del gusto. Paesi come la Spagna, la Francia, l’Inghilterra iniziano l’esplorazione e lo sfruttamento di territori noti inizialmente come Indie, che solo dopo qualche anno si compresero essere, invece, le Americhe. Di qui gli Europei portano molti ingredienti del tutto nuovi, tra cui il cacao che prenderà un posto molto importante nella pasticceria moderna. Questa è l’epoca in cui nasce la “Pâte Génoise”. Con essa si diffonde il dolce soffice che vedrà un connubio molto fortunato con ingredienti come il gelato, le creme, il cacao, la vaniglia.
Speriamo che il nostro racconto sulla storia della pasticceria sia risultato per te interessante.