L’uovo di Pasqua: la rinascita della vita nel cuore del cioccolato

Al latte, fondente, nocciolato, ripieno, nudo o incartato, ma sempre con dentro una sorpresa tutta da scoprire. E’ l’uovo di Pasqua, considerato il simbolo della festività primaverile per eccellenza.

I bambini aspettano tutto l’anno per lasciarsi meravigliare dalle sue soprese e i grandi per assaporare il suo inconfondibile gusto morbido. Eppure pochi sanno che dietro il dolce, le carte luccicanti e i grandi fiocchi c’è una storia che risale alla notte dei tempi

L’uovo nell’antichità:

La forma dell’uovo ha affascinato l’uomo da sempre, al punto da collegarlo a moltissime cerimonie religiose, tutte connesse al mistero della vita e della resurrezione. Lo troviamo nelle tombe del Neoliticoin quelle greche, romane ed etrusche. Gli Egizi lo collegavano a divinità come Iside e Ptah, mentre i Persiani lo regalavano dipinto di rosso durante le loro cerimonie religiose.  

Napoli addirittura gli hanno dedicato un castello (il Castel dell’Ovo), situato sul lungomare della città. Narra la leggenda che il poeta e mago Virgilio vi abbia collocato tra le fondamenta un uovo incantato, da non spostare mai, pena la distruzione immediata del castello.

L’uovo nel Cristianesimo:

Sono stati però i Cristiani a trasformare l’uovo nel vero simbolo della Resurrezione di Cristo. Secondo la leggenda Maria Maddalena, dopo aver visto il Sepolcro vuoto, corse dagli apostoli per raccontare del prodigio accaduto. Pietro, non credendole, rispose: ”Crederò a quello che dici solo se le uova contenute in quel cesto diventeranno rosse”. Le uova si colorarono immediatamente

Il prodigio delle uova di Maria Maddalena si diffuse a tal punto che divenne comune l’uso di dipingere di rosso (il colore della passione di Gesù) le uova di gallina. Questa usanza è presente ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali, che scambiano uova dipinte di rosso durante la Pasqua. Per i cristiani quindi l’uovo viene considerato come un sepolcro (il guscio) e allo stesso tempo fonte di vita (il contenuto).

L’usanza di scambiarsi uova raggiunse il suo apice nell’Ottocento, in Russia, quando lo zar Alessandro III incaricò l’orafo Peter Carl Fabergé di preparare un prezioso regalo di Pasqua per la zarina Marija Fëdorovna. Nacque così il primo uovo gioiello della storia, di platino, smaltato di bianco e contenente un altro uovo d’oro riempito dalla riproduzione della corona imperiale e un pulcino d’oro. La fama dell’uovo di Fabergé raggiunse ogni parte del mondo e le uova gioiello iniziarono ad essere un regalo molto ambito.

La nascita dell’uovo di cioccolato:

La nascita dell’uovo di Pasqua fatto di cioccolato risale solo a due secoli fa.

Fino alla fine del ‘700 infatti il cacao importato dall’America era stato usato solo in forma liquida, sciolto nel latte, addolcito dallo zucchero e servito sulle tavole dei nobili. I primi tentativi di creazione della cioccolata come la conosciamo oggi risalgono agli ultimi decenni del ‘700.

All’olandese Coenrad Johannes Van Houten (1825) si deve l’invenzione della tecnica per estrarre il burro dal seme di cacao (il cosiddetto burro di cacaco). Con la sua innovazione si riuscì ad ottenere una polvere molto più lavorabile, che permise la nascita della cioccolata nelle forme di tavoletta o di uova e non più solo in forma liquida.  Si iniziarono cosi a produrre, soprattutto in Francia e Germania, delle uova di cioccolato con l’interno pieno.

La pasta morbida che permette di adagiarsi sugli stampi e lasciare l’interno dell’uovo vuoto fu inventata dalla casa dolciaria inglese Cadbury nel 1875. La Cadbury fu perciò la prima casa dolciaria a produrre uova con piccole sorprese all’interno, come delle mandorle dolci o dei confetti di zucchero. La tecnica della casa dolciaria si perfezionò fino a produrre uova in  cioccolato al latte, una tipologia di cioccolato introdotta solo nel 1905 e oggi tra le più vendute al mondo.

La nascita delle uova industriali, prodotte con macchinari e non a mano, va invece alla casa dolciaria torinese Casa Sartorio, che nel 1920 brevettò un metodo usando degli  stampi a cerniera chiusi. Con il movimento rotatorio di una macchina, il cioccolato si distendeva su tutto lo stampo uniformemente. Era la nascita delle uova cosi come le conosciamo noi.

Oggi le uova di Pasqua vengono prodotte in ogni materiale e con ogni copertura. Fanno riferimento a personaggi dei fumetti, squadre di calcio, sono rivestite di qualsiasi colore, possono essere industriali o artigianali, economiche o costose.  Eppure, nonostante abbiano perso il valore religioso per le quali sono nate, il sorriso dei bambini che le rompono in cerca della sorpresa ci rimette ancora in contatto con il loro vero significato: le uova di Pasqua sono la bellezza della vita che rinasce a primavera e che entra dolcemente nelle nostre case.

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